Festival di Sanremo: 5 edizioni da ricordare

Il Festival di Sanremo 2017 sta per cominciare fra le consuete attese, i rumors e le anticipazioni: quest’anno, fra Maria De Filippi e il ritorno di Ron, le notizie e gli scoop sicuramente non mancano.

Ma, almeno per oggi, vogliamo concentrarci su 5 edizioni del passato, da ricordare per motivi molto diversi!

La primissima edizione del Festival di Sanremo, 1951: Nunzio Filogamo fu il presentatore di questa prima edizione, tenutasi fra il 29 e il 31 gennaio del 1951. Le canzoni in gara furono 20, ma i partecipanti furono solo tre: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano.
Com’è facile intuire, questa prima esperienza ebbe pochissimo a che fare con le trasformazioni successive: il pubblico era seduto a tavoli circolari fra i quali sfrecciavano camerieri indaffarati e le votazioni si svolgevano con urne e schede per le preferenze. Il Festival, passato quasi sotto silenzio, non ebbe da subito il successo sperato.
Piccola nota: la prima vincitrice fu Nilla Pizzi, con Grazie dei fiori.
Nel Blu dipinto di Blu, 1958: LA canzone. Forse la più conosciuta e apprezzata canzone italiana in giro per il mondo venne cantata da Domenico Modugno nel corso dell’edizione del 1958, alla quale l’artista partecipava in coppia con Johnny Dorelli.
Presentata anche all’Eurofestival dello stesso anno, cominciò presto a essere erroneamente chiamata “Volare”: il titolo alternativo venne, quindi, depositato alla SIAE.
Si classificò prima al Festival di Sanremo e terza alla manifestazione europea.

Il Festival di Sanremo: Domenico Modugno
Il Festival di Sanremo: Domenico Modugno

Il gesto estremo di Luigi Tenco, 1967: cambiamo totalmente argomento. L’edizione del 1967 non è rimasta impressa nella memoria collettiva per un fatto di costume o per il brano scelto per il primo posto (per la cronaca, Non pensare a me di Villa e Zanicchi), ma per l’inaspettato suicidio del cantante Luigi Tenco.
Il giovane e tormentato artista si era presentato in coppia con l’amata Dalida, portando la bellissima “Ciao amore ciao”, un brano più volte modificato che trattava di emigrazione e separazione: stroncato dopo la prima esibizione, giudicata troppo lenta, era finito dodicesimo, fallendo anche il ripescaggio e uscendo definitivamente dalla serata finale.
La sera del 26 gennaio, era salito sul palco dicendo: “Questa è l’ultima volta”.
Rientrato all’Hotel dove alloggiava (camera 219 del Savoy), si tolse la vita con un colpo di pistola alla testa: a ritrovare il corpo Lucio Dalla e la stessa Dalida.
Un biglietto vergato a mano dal cantante diceva: “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”
Il pancione della Bertè, 1986: ma anche l’ombelico di Anna Oxa.
L’edizione dell’86 suscitò una continua serie di discussioni, alimentate dallo scalpore per alcune scelte stilistiche di due delle protagoniste femminili. Il finto pancione della Bertè, e delle sue ballerine, fece scuola, scrivendo un pezzo di storia televisiva: la stessa cantante si trovò poi a litigare con Donatella Rettore, che finì per battibeccare con Marcella Bella davanti alle telecamere.
Insomma, una delle edizioni più turbolente! Chi ha vinto? Un giovanissimo Eros Ramazzotti, con Adesso tu.
L’orchestra che si ribella, 2010: l’anno di Emanuele Filiberto. L’erede di Casa Savoia, Pupo e Luca Canonici si trovarono a fronteggiare diverse contestazioni non solo da parte del pubblico, ma anche – inaspettatamente – dalla stessa orchestra del Festival di Sanremo!
Durante la finale del 20 febbraio, i tre passarono virtualmente sul podio, mentre artisti come Malika Ayane, Simone Cristicchi e Noemi si ritrovarono esclusi: i musicisti decisero di manifestare il proprio disappunto accartocciando gli spartiti e gettandoli sul palco.
Chiesero addirittura di poter rendere pubblico il proprio voto, ma la direzione respinse la richiesta.

Le attese per l’edizione 2017 sono altissime: entrerà anch’essa negli annali??

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