Billy Milligan: 24 personalità per sopravvivere

La storia

La storia di Billy Milligan è talmente sorprendente da sembrare assurda: come direbbe Carlo Lucarelli, “se fosse un film, lo riterremmo perfino esagerato”.

Nato nel 1955, William Stanley Milligan ha fin da subito una vita molto difficile: quando ha solo 4 anni, il padre si uccide e tutta la famiglia si sposta in Ohio. Qui, la madre incontra il suo secondo marito, un uomo senza scrupoli che arriverà anche a molestare sessualmente e torturare il povero Billy, che all’epoca ha meno di 10 anni. Lo stupra, lo appende per le dita di mani e piedi, tenta di seppellirlo vivo… a 9 anni, Billy ha già sviluppato altre 22 personalità.
La prima identità, Christene, si manifesta poco prima del suicidio del padre biologico, ma le continue vessazioni, il dolore e il desiderio di fuggire determinano un’ulteriore disgregazione.

Billy comincia a farsi notare per alcuni comportamenti strani e subisce il primo ricovero in ospedale a 15 anni: la diagnosi è “nevrosi isterica”.
In realtà, William attraversa frequenti stati di confusione, alternati da brevissimi momenti di lucidità: non ha idea di cosa succeda nel frattempo e, ogni volta che pensa di aver fatto qualcosa di male, cerca di uccidersi.
A 16 anni, sale sul tetto della scuola, intenzionato a buttarsi di sotto: Ragen, l’identità soprannominata “guardiano della rabbia”, prende il sopravvento e lo ferma. Da quel momento, e per 7 anni, le 22 personalità tengono Billy in un continuo stato di incoscienza, alternandosi ed impedendogli di farsi del male.

Durante tutti gli anni ’70, Billy entra ed esce dagli istituti, subendo diversi arresti: alla fine del ’75, però, passa attraverso le accuse peggiori.
Tre studentesse della Ohio State University lo riconoscono da un confronto all’americana, poi confermato dalle impronte digitali: è stato proprio lui a sequestrarle, stuprarle e poi rapinarle.
Durante la preparazione della difesa, però, gli avvocati si accorgono di qualcosa di strano: ad ogni interrogatorio, Billy sembra diverso. Una volta è timido, la volta dopo è fragile, poi aggressivo, arrabbiato, arrogante… e Billy non ricorda mai cosa è avvenuto.
A volte, nel mezzo di una conversazione, sbatte le palpebre e diventa qualcun altro: la nuova identità non ha idea di cosa stia accadendo e non ricorda assolutamente di cosa si stesse parlando fino a pochi secondi prima.

La Dottoressa Dorothy Turner è la prima a capire, la prima a far emergere le altre personalità. Tre anni dopo, all’Harding Hospital, il Dottor Harding prova a convincere le identità emerse a “tenere sveglio” Billy e a tentare una sorta di fusione: solo così il giovane potrà superare l’amnesia e ricordare ciò che ha fatto.
Alla fine del ’78, Billy è pronto ad affrontare il processo: gli viene riconosciuto un disturbo dissociativo (per la prima volta si parla di una vera e propria patologia e non di una nevrosi) e viene scagionato per infermità mentale.
La successiva riabilitazione, che passa anche attraverso il famoso libro “Una stanza piena di gente”, cambia di molto la prospettiva su questo disturbo e permette a Billy di creare una ventiquattresima personalità, chiamata Il Maestro: l’ultima identità è una fusione, è il vero Billy, il ragazzo di poco meno di 30 anni che ricorda perfettamente tutto ciò che ha fatto ed è cosciente dell’esistenza delle altre 23 personalità.

Ovviamente, non tutti sono d’accordo con la diagnosi: William viene trasferito, le cure cambiate, la depressione torna a farsi viva e Il Maestro scompare.
Durante tutti gli anni ’80, Billy Milligan continuerà a lottare, cercando di ritrovare una stabilità: finalmente, nel ’91, viene dichiarato “fuso”, cioè guarito e può trasferirsi in California, dove rimarrà fino al 2014, anno della morte.

Leonardo DiCaprio dovrebbe interpretare Billy Milligan in un film in lavorazione
Leonardo DiCaprio dovrebbe interpretare Billy Milligan in un film in lavorazione

Le personalità

Le 24 personalità definitive di Billy Milligan seguono un codice preciso:
– non si dicono bugie
– si devono proteggere donne e bambini
– si deve rimanere casti
– bisogna mantenersi intellettualmente attivi
– non bisogna violare la proprietà delle altre personalità

Alcune delle identità, però, non rispettano alcune di queste regole: ben 13 fra loro vengono bandite ed etichettate come “indesiderabili”. A loro è severamente vietato uscire, ma spesso, nei momenti di confusione estrema, alcune riescono a infrangere il divieto, prendendo il sopravvento.

Durante il processo del ’75 – ’78 emersero le prime 10 personalità, quelle “buone”:

  • William Stanley Milligan: ha 26 anni ed è la personalità originale
  • Arthur: ha 22 anni, è londinese e conserva un forte accento britannico. Con Ragen, è l’identità più forte e controlla parzialmente anche le altre. Conosce l’arabo (parlato e scritto) e studia medicina
  • Ragen: ha 23 anni, è iugoslavo e parla la lingua serbo-croata. È la personalità più violenta, l’unica a poter usare le armi e a proteggere le altre: per questo, per guadagnare del denaro, si occupa di rapine e traffici illeciti
  • Allen: ha 18 anni, suona la batteria e dipinge ritratti. Interagisce volentieri con l’esterno e aiuta Billy a creare relazioni sociali. È l’unica personalità a fumare
  • Tommy: ha 16 anni, ama l’elettronica ed è un esperto della fuga. Sa liberarsi senza problemi di manette, legacci e camicie di forza. Dipinge paesaggi
  • Danny: ha 14 anni, ha due terribili fobie per gli uomini e per la terra, probabilmente derivanti dalle esperienze di Billy con il patrigno. Dipinge solo nature morte
  • David: ha 8 anni ed emerge tutte le volte che Billy subisce violenze, per poter risparmiare dolore alle altre. È lui a infrangere il patto e a rivelare ai medici l’esistenza delle altre personalità
  • Christene: ha 3 anni ed è dislessica
  • Christopher: 13 anni, è il fratello di Christene
  • Adalana: 19 anni, è lesbica, timida e ama le poesie. È l’unica a poter “rubare” il tempo all’identità emersa, prendendo il sopravvento quando vuole. Bisognosa di affetto, è lei a compiere gli stupri: per questo motivo Arthur la bandisce.

Fra gli indesiderabili ci sono poi:

  • Philip: ha 20 anni ed è un delinquente. Spaccia, assume droga e deruba giovani ragazzi.
  • Kevin: ha 20 anni ed è simile a Philip. Dopo il processo del ’78 viene, però, reintegrato, perché – con Ragen – si oppone alle violenze subite da Billy negli istituti in cui viene tenuto in custodia
  • Walter: ha 22 anni ed è australiano. Ama la caccia e viene bandito dopo aver ucciso un cervo
  • April: ha 19 anni, è di Boston e pensa solo ad uccidere Chalmer Milligan. Il suo desiderio di vendetta la fa allontanare
  • Samuel: ha 18 anni, è ebreo ed è l’unica identità credente. Viene bandito perché vende quadri dipinti da altre personalità, infrangendo una delle regole principali
  • Mark: ha 16 anni ed è addetto ai lavori manuali
  • Steve: ha 21 anni ed ha un gran senso dell’umorismo. Imita le altre personalità, ma il suo comportamento costa a Billy un periodo in isolamento. Per questo viene bandito
  • Lee: ha 20 anni e fa spesso scherzi alle altre identità. Bandito perché mette spesso Billy nei guai
  • Jason: ha 13 anni ed è l’identità attraverso qui Billy sfoga le frustrazioni. Per questo è solito piangere e gridare
  • Robert: chiamato Bobby, ha 17 anni e vuole fare l’attore. Un suo sciopero della fame a oltranza lo fa bandire
  • Shawn: ha 4 anni ed è sordo. Emette solo un ronzio: è la seconda personalità a manifestarsi
  • Martin: ha 19 anni ed è di New York. È snob e arrogante: per questo, viene allontanato
  • Timothy: detto Timmy, ha 15 anni e ama i fiori

Infine, Il Maestro: ha 26 anni, come Billy all’epoca delle prime cure. Unisce caratteristiche e talenti di tutti gli altri: ama diverse discipline, si impegna, è un autodidatta.
È il vero William “Billy” Milligan.

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