Alla scoperta di un’esperienza interattiva su Netflix
Negli ultimi anni il cinema ha cercato in ogni modo di sorprendere il suo pubblico. I finali a sorpresa, in grado di scioccare lo spettatore stanno prendendo piede sempre più. L’episodio Bandersnatch di Black Mirror supera però ogni aspettativa.
“Bandersnatch” è un episodio speciale della celebre serie antologica “Black Mirror” di Charlie Brooker. La sua peculiarità consiste nell’aver rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento con una narrazione interattiva con il pubblico.
Uscito su Netflix nel dicembre 2018, questo film ha offerto agli spettatori la possibilità di prendere decisioni per conto del protagonista. Saranno le scelte dello spettatore a determinare di volta in volta le strade che percorrerà, influenzando così lo sviluppo della trama e portando a diverse conclusioni.
Questa tecnica era già stata usata in precedenza nella letteratura. Si pensi alle collane di libri-gioco che spopolavano negli anni ’80. Al termine di ogni capitoletto, il lettore si trovava di fronte al bivio, che avrebbe condotto l’eroe verso il successo o verso lo sfacelo. Bastava recarsi alla pagina corrispondente. Se a un certo punto poi finiva male, be’, niente paura! Si poteva sempre tornare indietro e scegliere diversamente oppure ripartire direttamente dall’inizio dell’avventura.
Ed è proprio da uno di questi libri che trae ispirazione questo episodio.
La trama di Bandersnatch Black Mirror: un’esperienza unica…ogni volta!
Ambientato nel 1984, “Bandersnatch” segue la storia di Stefan Butler, un giovane programmatore di videogiochi inglese, che tenta appunto di creare un videogioco a partire da un libro game. La particolarità di quest’esperienza è la sua interattività: gli spettatori sono chiamati a prendere decisioni cruciali per il protagonista in vari momenti della storia. Saranno queste scelte a determinare il percorso che la trama seguirà, portando a molteplici finali possibili.
Questo farà sì che si crei un parallelismo tra lo spettatore del ventunesimo secolo e gli utenti del videogame di Stefan. Sarà possibile ritrovare questo legame anche in alcune svolte della trama.
Alcuni finali porteranno ai titoli di coda, lasciando lo spettatore più o meno soddisfatto. Altri invece termineranno anticipatamente il film, che a questo punto verrà riassunto velocemente fino al momento della scelta cruciale dalla quale si riprenderà a giocare.
I finali più soddisfacenti sono anche i più difficili da raggiungere. Per i fan più accaniti varrà sicuramente la pena esplorare tutte le strade per poterci arrivare. Anzi, siamo sicuri che gli appassionati non esiteranno a scaricare la mappa con tutte le scelte di Bandersnatch e gli svariati finali!
In ogni caso, la parola d’ordine resta divertirsi e siamo certi che alla fine resterà la voglia di guardare ed esplorare l’episodio ancora e ancora…
La riscoperta della narrazione interattiva
Da un punto di vista tecnico, “Bandersnatch” ha sicuramente rappresentato un passo audace nel mondo del cinema, offrendo agli spettatori un ruolo attivo nella costruzione della storia. In questo modo si crea una connessione unica tra spettatore e narrazione, permettendo un coinvolgimento più profondo nella trama stessa. Gli spettatori influenzano in modo diretto il corso degli eventi ed hanno così una sensazione di controllo e personalizzazione dell’esperienza visiva.
A dire il vero, non si tratta di una vera innovazione, dal momento che il primo esperimento cinematografico interattivo risale al 1967. Solamente oggi però ci sono le condizioni tecnologiche ed economiche perché questo metodo narrativo possa essere sviluppato e reso fruibile.
Dobbiamo dire grazie alle piattaforme streaming, che stanno via via introducendo sempre più contenuti di questo tipo.
L’interesse e il dibattito suscitati hanno aperto la strada nuove possibilità narrative. Altri creatori si sono spinti ad esplorare il potenziale di questa tecnica in film-videogioco, serie TV e addirittura un trailer interattivo.
Le sfide
La realizzazione di Bandersnatch ha comportato un’importante pianificazione.
La struttura non lineare della storia ha richiesto la creazione di molteplici sequenze finali, aumentando in questo modo la complessità della produzione e inevitabilmente i costi.
Inoltre, la necessità di rendere le scelte degli spettatori fluenti e rilevanti per la narrazione ha rappresentato una sfida tecnica e creativa senza precedenti.
Il futuro
La rotta verso nuove prospettive è ormai tracciata.
“Bandersnatch” ha dimostrato di avere il potenziale per ridefinire il modo in cui interagiamo con storie e personaggi nei media contemporanei.
La sua eredità continuerà a ispirare creatori e spettatori, aprendo le porte a nuove forme di intrattenimento, che integrano la partecipazione diretta del pubblico.
Intanto mettiamoci comodi e godiamoci lo spettacolo.
E tu sei pronto a ricreare il tuo episodio preferito?