Le ultime parole famose: quando l’intuito inganna

L’Italia è un paese piuttosto scaramantico, c’è da ammetterlo.
Tutti noi, ogni giorno, processiamo moltissime informazioni, facciamo piani, progettiamo cambiamenti e… esterniamo giudizi: alcuni, però, forse proprio per questa scaramanzia di fondo che un po’ tutti sentiamo, evitano di essere troppo categorici. Perché sanno che l’intuito non garantisce di avere sempre ragione!
Questo atteggiamento non è, però, unanimemente condiviso: nel corso della storia, le ultime parole famose di personaggi e personalità sono state tramandate di generazione in generazione, un po’ come monito.
Insomma, va bene affidarsi all’intuito, ma prepariamoci a venire smentiti!

Ecco, allora alcune delle più famose ultime parole famose!

1 – Nel 1934, Thomas Craven – critico e storico d’arte – esternò un pensiero piuttosto preciso e secco su Picasso, dicendo: “Il prestigio di Picasso sta calando con grande rapidità. I sostenitori della sua fama e della sua pittura avranno il loro da fare per trovargli un posto tra i grandi”.
Sfortunatamente per lui, e fortunatamente per noi, il pittore spagnolo dipinse la Guernica solo tre anni dopo, donando al mondo uno dei suoi più amati capolavori.
2 – Nel 1962, un portavoce della Decca Records manifestò così il suo disinteresse per una band britannica emergente: “Non li vogliamo. La loro musica non funziona e le band che usano chitarre sono fuori moda”.
Parlava dei Beatles.

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Ultime parole famose: anche i Beatles hanno fatto vittime!

3 – Non è andata meglio a Fred Astaire che, dopo il suo primo provino, si sentì respingere così: “Non sa recitare. Non sa cantare. Ha un’incipiente calvizie. Riesce a mettere insieme a malapena quattro passi di danza”. Per fortuna, l’attore non si lasciò scoraggiare, arrivando a vincere un Oscar alla carriera nel 1950.
4 – Nel 1990, intervistato nel mese di marzo, Roberto Baggio disse: “L’ho ripetuto mille volte: io alla Juve non ci vado. Lo scriverò sui muri di casa”. Il 18 maggio dello stesso anno, Baggio venne acquistato dalla Juventus per 25 miliardi di lire.
5 – Il mondo del tennis non se la cava meglio.
Nel 2008, infatti, Wilander si trovò a dover commentare la carriera di Federer, dicendo: “Roger Federer non tornerà mai più sul tetto del mondo”. Il tennista svizzero, però, è tornato numero 1 al mondo dal 9 luglio al 4 novembre 2012 e poi dal 19 febbraio al 1° di aprile 2018.
6 – Nel 1935, uno scettico Albert Einstein commentò l’ipotesi della fissione dell’atomo, sostenendo che tentare di liberare la forza della materia sarebbe stato “un po’ come sparare agli uccelli di notte in un posto dove gli uccelli sono rarissimi”. La fissione venne ottenuta nel 1938.
7 – Attribuite a Giordano Bruno sono delle ultime parole famose a loro modo brutalmente ironiche. Il filosofo, infatti, parlando del Papa Clemente VIII disse: “Questo Papa è un galant’huomo perché favorisce i filosofi e posso ancora io sperare d’essere favorito”. Bruno venne messo al rogo proprio durante il pontificato di Clemente VIII.
8 – “Non esiste un compositore più incapace di Giuseppe Verdi”, questo il giudizio lapidario della Gazzette musicale de Paris, nel 1853.
9 – Nel 2004, Bill Gates rilasciò un commento piuttosto positivo: “Lo spam sarà un ricordo del passato entro 2 anni”. Lo spam è tuttora un grosso problema.
10 – Del 1910 è, invece, una delle recensioni più incredibili di sempre, se si considera – poi – come sono effettivamente andate le cose. L’Indipendent, infatti, pubblicò: “A proposito del cinema: è assai probabile che questa mania finirà nel giro di pochi anni”.
La “mania” è ancora in circolazione e gode di ottima salute!

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