Quella dei furti d’arte è una pratica diffusa in tutto il mondo: dall’Italia all’Egitto, dagli Stati Uniti ai Paesi Bassi, passando per piccole gallerie e grandi musei, sono decine le opere trafugate e, in tantissimi casi, sparite nel nulla.
Per ogni Gioconda rubata e ritrovata, infatti, c’è almeno un Ritratto di un giovane ancora ben nascosto.
L’ultimo esempio è quello de “ Il giardino della canonica a Nuenen in primavera”, dipinto giovanile di Van Gogh, realizzato nel 1884 e portato via dal Museo Singer Laren in Olanda proprio nel giorno del 167esimo compleanno dell’artista, nato il 30 marzo del 1853.
L’opera, ancora introvabile, è stata portata via nella notte: i poliziotti accorsi subito dopo l’allarme hanno trovato solo una porta a vetri rotta e una parete vuota.
I “rapimenti” famosi sono, però, tantissimi, alcuni finiti bene, altri decisamente male: vediamo i più noti!
- La Gioconda: il famosissimo ritratto di Leonardo Da Vinci venne portato via dal Louvre nel 1911 e ritrovato solo due anni dopo. Il ladro si scoprì essere Vincenzo Peruggia, un decoratore che, dopo aver lavorato nel museo, aveva imparato piuttosto bene come eludere la sorveglianza: come nei migliori film di genere, Peruggia era rimasto nascosto in uno stanzino dopo la chiusura, staccando il quadro dal muro e nascondendo il dipinto sotto al cappotto. Nessuno lo aveva notato e il furto era stato segnalato solo il giorno dopo.
Come venne ritrovato? Il decoratore si tradì, cercando di rivendere la Gioconda al Museo degli Uffizi: venne condannato a sette mesi e 8 giorni di reclusione. - La natività con San Francesco e San Lorenzo: il capolavoro di Caravaggio era rimasto per oltre 300 anni all’interno dell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, quando – nella notte fra il 17 e il 18 ottobre del 1969 – due ladri lo portarono via. L’opera, dal valore stimato di 20 milioni di dollari, non è più stata ritrovata, anche se molti pentiti hanno riferito che il furto potrebbe essere collegato alla mafia siciliana. In ultimo, Grado riferì nel 2018 che la Natività era probabilmente stata scomposta e rivenduta sul mercato nero, ma ad oggi non sono state trovate prove a sostegno di questa affermazione.
- Composizione con autoritratto: questo quadro di De Chirico, giudicato dagli esperti inestimabile, è stato portato via dal Bèziers Art Museum (sprovvisto di una sorveglianza) nel novembre del 2017, sparendo letteralmente nel nulla. L’opera, che definisce l’artista e il periodo storico in cui è stata realizzata, viene ancora cercata senza sosta, anche se ogni risoluzione sembra ancora molto lontana.
- I Papaveri: un altro quadro di Van Gogh, realizzato stavolta nel 1887, è stato rubato per ben due volte. La prima nel 1977, con un fortunato ritrovamento in Kuwait dieci anni dopo, la seconda nel 2010, stavolta senza indizi. L’opera è sparita dal Museo Mohamed Mahmoud Khalil del Cairo e non è stata ancora ritrovata.
- Ritratto di un Giovane: uno dei capolavori di Raffaello (forse un autoritratto, realizzato nel 1513) ha una storia se vogliamo più triste delle precedenti. Acquistato da un principe polacco nel 1798 e portato a Cracovia, venne sequestrato nel 1939 dai nazisti, dopo uno sfortunato tentativo di nasconderlo da parte degli eredi. L’opera finì nella collezione privata di Hans Frank: alla fine del conflitto mondiale, l’uomo venne arrestato, ma il quadro non venne più ritrovato.
- Il Concerto e La tempesta del mare di Galilea: le due opere, una di Vermeer (1664, stimata 200 milioni di dollari) e l’altra di Rembrandt (1633, unica opera marittima dell’artista), vennero trafugate con altre 10 opere in uno dei colpi più spettacolari di sempre.
Nel 1990, tre uomini vestiti da poliziotti entrarono all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, portando via quadri per un valore totale di circa 500 milioni di dollari.
Nessuno dei pezzi portati via è stato ritrovato e il museo oggi espone, per volontà della fondatrice, le cornici vuote. - Ritratto di Signora: finiamo la carrellata con un’opera di Klimt, realizzata nel periodo 1916/1918 e rubata dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza il 22 febbraio 1997.
Nonostante le lunghe indagini, che sembravano essere arrivate a una svolta nel 2016 dopo il ritrovamento di DNA e impronte sulla cornice lasciata dai ladri, il quadro non è mai stato trovato.
I furti d’arte, spettacolari o meno, sono spesso motivati da interessi personali: chi porta via queste opere cerca spesso un riscatto, ma non manca chi – invece – pagherebbe milioni di dollari per portare via un pezzo e poterlo esporre nella propria casa.
Qualunque sia il motivo, ogni sottrazione da musei o gallerie porta via un po’ di bellezza dal mondo, ledendo le radici storiche e culturali di ciascuno di noi.
Fiato sospeso per l’ultimo Van Gogh!