Venezia è una delle città più romantiche del nostro paese: turisti da tutto il mondo la visitano in ogni stagione dell’anno, cercando di scoprire il segreto che rende questo centro costruito letteralmente sull’acqua unico nel suo genere.
Si tratta delle vie strette, dell’architettura maestosa, delle piazze così belle da togliere il fiato, dell’arte e della natura: un mix impossibile da riprodurre altrove.
Venezia, però, come tutte le città così antiche, propone anche qualche contraddizione interessante: al pari di Firenze e Roma, per esempio, ha raggiunto il suo splendore passando quasi indenne fra violenze, guerre e lotte interne per la supremazia.
Come tutte le città così antiche, Venezia non nasconde qualche storia nera e qualche mistero. Vediamone qualcuno!
1 – Campo dei Mori: le statue di pietra presenti sulla facciata dell’edificio in Campo dei Mori rappresenterebbero tre fratelli, famosi per il commercio di seta e per l’avidità e la disonestà. Leggenda vuole che le tre opere non siano state scolpite, ma siano proprio i tre fratelli, tramutati in pietra a causa di una maledizione;
2 – Ponte di Rialto: la costruzione di questo ponte, dice la leggenda, è stata lunga e costosa. Nelle fasi iniziali, ogni volta che il passaggio veniva costruito, di notte – poi – crollava inspiegabilmente. Questo almeno finché il capo mastro non decise di indagare. Una notte, mentre stava appostato a poca distanza dal ponte, vide che a buttarlo giù era niente meno che il Diavolo in persona: decise, così, di fare un accordo, promettendo – in cambio della felice fine dei lavori – che la prima anima ad attraversare il passaggio sarebbe stata condannata.
Il capo mastro aveva in serbo un inganno: avrebbe fatto passeggiare per prima una gallina, salvando i veneziani. Il Diavolo, però, è pur sempre il Diavolo e – accortosi della truffa – fece chiamare la moglie del lavoratore, spingendola a usare per prima il ponte!
3 – Ca’ Dario: questa casa un po’ inquietante situata alla fine del Canal Grande è subito riconoscibile, sia per la sua incisione esterna (Urbis Genio Joannes Darius), sia per la sua aria inspiegabilmente malinconica e oscura. Dall’anno della sua costruzione – vuole la leggenda – ben nove dei suoi proprietari sarebbero morti per omicidi, suicidi o incidenti un po’ strani: l’ultimo decesso sarebbe avvenuto nel non poi così lontano 1993.
La casa è ad oggi considerata infestata e tantissimi veneziani fanno di tutto pur di evitarla.
4 – Ponte dei Sospiri: un nome particolare, sicuramente, che deriva da una motivazione storica precisa. Questo passaggio, infatti, collega Palazzo Ducale alle Prigioni, rappresentando l’ultimo scorcio di vita normale per tutti i carcerati e i condannati a morte.
5 – Giardini della Biennale: ai Giardini della Biennale la statua di Garibaldi non è da sola, ma è affiancata da una statua in bronzo più piccola, che rappresenta un soldato in sua difesa. Di chi si tratta?
Nel 1921, proprio accanto al monumento all’Eroe dei Due Mondi, vennero fatti degli strani avvistamenti: un uomo con una camicia rossa strattonava violentemente i passanti, senza mai allontanarsi.
Dopo alcune ricerche, si ipotizzò che potesse trattarsi dello spirito di Giuseppe Zolli, che in vita aveva promesso di proteggere Garibaldi fino alla morte e anche oltre. Per concedergli riposo, i veneziani aggiunsero la seconda statua in suo ricordo: da allora non sarebbe mai più apparso.
Venezia è città di amore e odio, di feroce ironia e di dolcezza, di storia e di arte, di felicità e di nostalgia: andrete a visitare questi cinque luoghi carichi di mistero?