Auto ibride sì o auto ibride no?
L’Italia è pronta a questo passaggio “epocale” in un settore così importante come quello automobilistico? Forse è prematuro per dare una risposta, ma è possibile fare delle doverose valutazioni su queste auto, che hanno fatto registrare una vendita in crescita anche se con numeri ancora piuttosto trascurabili per il mercato di massa.
Analizzando i vantaggi delle auto ibride possiamo dire che indubbiamente garantiscono una notevole riduzione dell’emissione di CO2 e di gas inquinanti, un aspetto da non sottovalutare in un periodo in cui i disastri ambientali sono all’ordine del giorno anche per colpa del surriscaldamento globale, dell’inquinamento e del buco dell’ozono. Altro aspetto da non disprezzare sono le esenzioni fiscali di cui godono i possessori di queste vetture, che possono anche circolare liberamente nelle ZTL.
Le auto ibride danno il meglio di loro nelle strade urbane, quando si verificano accelerate, decelerate e frenate che creano l’energia cinetica, utilizzata in questi modelli per caricare la batteria del motore. Il discorso cambia completamente quando si passa in autostrada, dove le prestazioni delle auto ibride non sono così ottimizzate. Fuori dalla città si viaggia a velocità più sostenute, ed il motore elettrico non è in grado di garantire certe prestazioni e quindi deve essere disattivato. Se però è necessaria una spinta molto forte in tempi brevi, si possono far funzionare contemporaneamente i due motori. In tal caso però l’auto sfrutta al massimo la potenza del motore elettrico, scaricando completamente le batterie.
Per quanto riguarda la durata le auto ibride possono arrivare fino a circa 250 chilometri di autonomia. Per chi quotidianamente fa un percorso di 20-30 chilometri, per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa, può essere una soluzione fattibile. Per chi però si sposta di continuo, come ad esempio i commercianti o i professionisti che lavorano in mobilità, è ovvio che la soluzione delle ibride risulta piuttosto scomoda. Bisogna quindi anche valutare l’utilizzo che se ne fa dell’auto ed il proprio stile di guida.
La Toyota è stata un vero e proprio pioniere di questo segmento di mercato, infatti riesce ad offrire auto ibride per tutte le tasche e per tutte le necessità. Venendo ai prezzi la più economica è la Yaris che costa 18.700, seguita dall’Auris che ha un prezzo di 24.000. Sbirciando tra le altre case automobilistiche troviamo la Volkswagen Golf ibrida che non costa poco, circa 38.000 euro. Le principali case automobilistiche stanno lavorando per mettersi al passo con le altre concorrenti, per rispondere ad un’esigenza di mercato che sembra prevedere nel futuro neanche troppo lontano un avvento sempre più massiccio di questo tipo di auto.