Quella del Krampus è una figura che fa parte della tradizione e del folklore di tantissimi paesi (Italia inclusa), diventata particolarmente famosa negli ultimi anni grazie anche ad alcune pellicole.
La più nota è – forse – l’omonima “Krampus”, una sorta di commedia horror dark davvero interessante, ma c’è anche un esempio made in Italy: nel film del 2015 “In fondo al bosco”, infatti, è possibile vedere stralci della sfilata cittadina che si svolge in alcune regioni del nord il 5 dicembre.
Ma chi è Krampus? Un essere demoniaco che accompagna la figura di San Nicola!
Secondo la tradizione (l’origine di questa leggenda risalirebbe addirittura al VI-VII secolo d.C.), tanto tempo fa, in un periodo di carestia, alcuni ragazzi che abitavano sulle montagne iniziarono a vestirsi con pelli di animale, corna e piume per spaventare gli abitanti dei paesini vicini e poter, così, rubare provviste preziosissime. Dopo qualche tempo, però, gli stessi ragazzi si accorsero che qualcosa non andava: fra loro c’era un impostore, un vero e proprio demone riconoscibile solo dagli zoccoli tipici di una capra.
Il vescovo Nicola venne chiamato in soccorso dei giovani: il Santo esorcizzò la presenza e il Krampus sconfitto fu costretto a diventare suo servitore.
Da allora, il 5 dicembre (una data probabilmente legata al solstizio d’inverno) gli abitanti dell’arco alpino festeggiano San Nicola, con una sfilata caratteristica.
Prima fra le vie della città avanza il Santo, distribuendo dolciumi e regali, premiando i bambini buoni e rimproverando quelli cattivi; subito dopo sfilano i Krampus, per lo più uomini (le donne possono comunque vestirsi da Krampa) travestiti con abiti laceri e maschere spaventose.
I demoni portano con loro fruste e catene, rincorrono ragazzi e adulti, spingono fra la folla e possono allontanare con grida e colpi alle gambe chiunque si metta sulla loro strada: l’inseguimento continua fino a notte fonda, quando le tenebre nascondono di nuovo l’intera parata.
Questa tradizione è tipica di alcune zone del Friuli, del Trentino e del Veneto (in particolare Belluno), ma è diffusa anche in alcune aree della Croazia, in Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria e sembra affondare le sue radici in Germania. Il termine Krampus – infatti – deriverebbe dal bavarese krampn (morto) o dal tedesco kramp (artiglio) e sarebbe poi rimasto uguale in tutte le altre lingue.
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