Mindhunter: tratto da una storia vera

Mindhunter, serie televisiva del 2017 distribuita da Netflix e tuttora in attesa della seconda stagione, è basata sull’omonimo libro di Mark Olshaker e John E. Douglas: al centro delle vicende, due agenti speciali dell’FBI, Holden Ford e Holt McCallany, impegnati nella dura – e spesso contestata – ricerca che porterà alla nascita del criminal profiling, la profilazione criminale.
John E. Douglas non è, però, soltanto un autore di best sellers, è anche l’agente a cui si ispira il personaggio di Ford: Mindhunter, infatti, si basa su fatti reali, così complessi e interessanti da superare anche la fantasia.
Alla base delle storie dei due protagonisti e delle loro vicissitudini ci sono le carriere e gli studi del già citato Douglas e del suo collega Robert Ressler.
Entrambi vengono ricordati come pionieri dell’analisi dei profili criminali, grazie non solo alle attività sul campo e al coinvolgimento in indagini in corso, ma anche grazie a un intenso lavoro di ricerca, svolto a contatto con serial killers e sex offenders.

Mindhunter: le origini

John E. Douglas, classe 1945, è un ex investigatore e agente speciale dell’FBI, impiegato prima come cecchino della SWAT di Detroit e poi come negoziatore.
Nel ’77, viene trasferito nella Behavioral Sciences Unit (BSU) e inizia a insegnare a Quantico tecniche di negoziazione e psicologia criminale, rivolgendosi non solo a professionisti dell’FBI, ma anche ad agenti di polizia di tutto il territorio statunitense.
Fra il ’79 e l’83 crea e gestisce un programma particolare, durante il quale incontra trentasei criminali più o meno noti e sottopone loro un intenso questionario, con l’obiettivo di comprendere la connessione fra contesti sociali e motivazioni: ad aiutarlo c’è Robert Ressler, ex ufficiale dell’esercito poi comandante della CID, o Criminal Investigative Division.

Fra i più famosi assassini intervistati nel corso della fase di sperimentazione e raccolta dati, ci sono – per esempio – David Berkowitz (il Figlio di Sam), Ted Bundy, John Wayne Gacy, Charles Manson (menzionato anche nella serie televisiva), Richard Speck ed Edmund Kemper (che assume un ruolo molto importante all’interno degli episodi).

Mindhunter: Edmund Kemper
Mindhunter: Edmund Kemper

Le informazioni raccolte, permettono ai due di individuare alcune connessioni e suddividere i crimini, prendendo in considerazione non solo gli autori della violenza, ma anche le vittime: ecco, quindi, che la struttura principale dell’analisi organizza le diverse tipologie di aggressione in Omicidio, Danni su Cose, Violenza Sessuale e Crimini non Letali. Ogni macro categoria è, però, ancora suddivisa in gruppi più piccoli, che individuano vittime, modalità e motivazioni differenti.

Analisi e strutture: a cosa servono?

L’obiettivo dell’analisi non è una semplice organizzazione dei crimini commessi dai killer intervistati: è, piuttosto, uno strumento per poter definire il profilo di un aggressore, comprendendone le motivazioni e possibilmente prevedendone le mosse future. È, quindi, una risorsa fondamentale per risolvere casi all’apparenza privi di una spiegazione.

Il sistema di classificazione proposto da Douglas e Ressler venne inizialmente contestato e rigettato, salvo poi essere compreso e introdotto in fase di investigazione: i due autori vennero coinvolti in diverse indagini aperte, comprese quelle relative a Jeffrey Dahmer (il Mostro di Milwaukee) e Richard Chase (il Vampiro di Sacramento).

Come è possibile intravedere al termine della serie Mindhunter, la profilazione criminale comincia a diffondersi lentamente, come strumento comportamentale e insieme di tecniche psicologiche che servono non solo a individuare l’autore di un atto efferato, ma anche a impostare le strategie per interrogarlo e provarne la colpevolezza. Negli anni, il criminal profiling si è rivelato un mezzo indispensabile per ridurre il numero di indiziati e per comprendere eventuali collegamenti fra crimini commessi dalla stessa mano.

La seconda stagione della serie tv è in arrivo e resta una domanda: vedremo altri dei serial killer che hanno a loro modo contribuito allo sviluppo di questa disciplina?

 

 

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