L’assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre del 1963, ha scatenato nel corso degli anni tantissime teorie del complotto: la gravità dell’attentato e le ripercussioni sul paese sono state tali da generare un interesse che anche oggi, a distanza di diversi decenni, non sembra voler diminuire.
L’effettiva traiettoria dei proiettili, la pallottola magica, il numero di cecchini, l’arresto e poi la fine di Oswald… ogni minimo dettaglio è stato messo sotto la lente di ingrandimento, per cercare di risolvere un mistero che resiste al passaggio degli anni.
Nonostante i tanti punti “risolti”, resistono anche elementi rimasti nell’assoluta oscurità: uno di questi è Lady Babushka.
Con questo soprannome si indica una delle testimoni dell’assassinio, presenti nella Dealey Plaza al momento degli spari: più precisamente, si indica una donna di mezza età, vestita di giallo, con un foulard rosso in testa, posizionata sull’erba a pochi metri dalla macchina presidenziale al momento dell’attentato.
Alcuni testimoni interrogati dopo la morte del Presidente dissero di averla vista maneggiare una macchina fotocamera, forse una cinepresa di piccole dimensioni: insomma, Lady Babushka (il soprannome deriva proprio dal copricapo, che richiama un po’ lo stile tipico delle anziane signore russe) avrebbe immortalato da una angolazione inedita e potenzialmente utilissima il momento esatto dell’attacco mortale a JFK.
La si può vedere in diverse fotografie, di sfuggita anche nel tristemente famoso video di Zapruder (la registrazione “iconica” usata solitamente quando si parla di questo assassinio): la donna punta la telecamera sulla macchina, poi gli spari, tutti scappano, ma lei resta calma, quasi rilassata e, invece di scappare o gettarsi a terra come fanno tutti gli altri, cammina lentamente allontanandosi dalla strada.
Gli investigatori cercarono per anni di scoprire il nome della donna, senza mai riuscirci: negli anni ’70 Beverly Olive si identificò come Lady Babushka, ma il suo racconto era caratterizzato da troppe incongruenze e la sua testimonianza perse presto ogni credibilità.
Come è facile immaginare, le ipotesi sulla vera identità della testimone non mancano: c’è chi pensa sia una spia russa mandata a controllare la buona riuscita dell’attentato, chi crede che sia una viaggiatrice nel tempo e chi, invece, ritiene si tratti di una semplice testimone, magari troppo spaventata per parlare con gli investigatori all’indomani della morte del Presidente.
Qualunque sia la verità, le possibilità di scoprirla con sicurezza si assottigliano sempre di più: forse, il mistero di Lady Babushka non verrà mai risolto…