L’America del Sud e l’America Centrale nascondono culti molto particolari, legati alla Santa Morte e alla sua personificazione: considerato l’avvicinarsi di Halloween e del particolarissimo mese di novembre, sempre un po’ oscuro, quale momento migliore per descriverne due dei più famosi?
Nostra Signora della Santa Morte
Divinità messicana di origine pre colombiana, Nostra Signora della Santa Morte è protagonista di un culto particolarissimo, ufficialmente condannato dalla Chiesa Cattolica: si tratta di una divinità derivata dall’azteca Mictecacihatl, signora della morte, dell’oltretomba, ma anche della rinascita. Fortissime sono, però, anche le influenze della religione africana Yoruba, largamente diffusa nel paese.
Seguita in particolare a Tepito, quartiere difficile di Città del Messico, Nostra Signora della Santa Morte è uno scheletro, raffigurato mentre indossa abiti medievali europei, cioè l’abbigliamento tipico di praticamente tutte le sante “ufficiali”.
I vestiti hanno colori diversi e significati diversi: rosso per l’amore, verde per il lavoro, giallo per il denaro, ma ci sono anche indumenti bianchi, neri e dorati. La raffigurazione è completata, poi, da particolari accessori: nella versione classica, la Santa Morte tiene fra le mani una bilancia, un globo e una falce; nella versione esoterica, invece, tiene saldamente una clessidra e una marionetta, metafore piuttosto forti della vita e del trascorrere inesorabile del tempo.
Il culto prevede che alla Signora vengano fatte numerose offerte, come gioielli, soldi, frutta, caramelle, ma anche sigari e birra: non si deve, però, mai nominare la Santa Morte senza motivo, né votarsi a lei superficialmente.
La Signora è, infatti, molto gelosa e può punire con la morte.
San La Muerte
San La Muerte è un Santo non riconosciuto dalla Chiesa, il cui culto è diffuso fra Argentina e Paraguay: di solito, la sua immagine viene tenuta dai fedeli durante la messa, in modo che possa ricevere – anche se indirettamente – la benedizione del sacerdote.
Secondo la leggenda (che ha le sue origini e le sue prime rappresentazioni già nel corso del ‘700), San La Muerte sarebbe stato un monaco, benedettino o francescano, impegnato nel soccorso di indigeni e poveri. Accusato di stregoneria, venne rinchiuso in una cella quasi perfettamente sigillata: dopo sette giorni dal suo arresto, la stanza venne riaperta, ma gli accusatori trovarono solo delle ossa. Tutti morirono in modo misterioso.
San La Muerte, protettore di chi vive una vita spericolata, viene raffigurato come uno scheletro coperto da un mantello, incappucciato e dotato di una falce, tenuta nella mano destra: può stare in piedi, può rimanere accovacciato (in quel caso, rappresenta la Pazienza), oppure seduto (Guardiano). La sua immagine va portata sempre con sé per scacciare la morte e “passarla” ai propri nemici: per questo motivo, in molti scelgono di tatuare sulla propria pelle questo santo così particolare.
Come la Santa Morte, anche San La Muerte (a volte chiamato solo San, per timore) viene celebrato con offerte particolari, come sigari, birra e gioielli: ai suoi piedi vengono lasciate anche candele e preghiere scritte.