Spazio e alieni occupano da sempre un posto speciale al cinema.
Le stelle, le galassie, i buchi neri, le passeggiate fuori dagli shuttle e le navicelle avvistate nei luoghi più impensati ci permettono di misurarci con l’ignoto, ci regalano spunti incredibili che si adattano davvero a qualsiasi tipo di storia: dagli horror ai thriller, passando per pellicole quasi filosofiche, che ci costringono a ragionare sul ruolo dell’uomo e sulle sue fragilità.
Lo spazio affascina e spaventa, attira e respinge. Da sempre.
Ecco, quindi, i 10 migliori film sullo spazio e sugli alieni: pellicole che ci emozionano e ci fanno pensare.
1 – Interstellar: cominciamo con un “pezzo grosso” del genere, un vero e proprio capolavoro realizzato da Christopher Nolan nel 2014, con la partecipazione di attori come Matthew McConaughey e Anne Hathaway.
La storia è ambientata in un prossimo futuro distopico, nel quale la Terra sta morendo e il genere umano ha i giorni contati: entro due generazioni, la nostra specie è destinata a scomparire. È necessario, quindi, spedire un gruppo di astronauti che, a bordo dell’Endurance, dovranno trovare un pianeta adatto alla sopravvivenza dell’uomo.
La pellicola indaga tantissime tematiche, sfiorando la filosofia: si va dal ruolo degli esseri umani ai motivi della loro sopravvivenza, dall’estinzione alla forza dei legami affettivi, dall’esplorazione del cosmo alla teoria del tutto, passando per warmhole e scarti temporali impossibili.
La fine, senza spoiler, è positiva: forse il genere umano ha ancora una possibilità.
2 – 2001: Odissea nello Spazio: la pellicola del ’68 di Stanley Kubrick è universalmente riconosciuta come un capolavoro, oltre che come una pietra miliare del genere fantascientifico. Un film che, da solo, ha rivoluzionato le dinamiche di un intero settore, dando una spinta enorme a storie ambientate nello spazio e promuovendo l’uso di nuove tecniche di regia, come la proiezione frontale, la macchina fissa e gli slit-scan.
La storia si divide in tre capitoli principali, che permettono agli spettatori di ragionare su idee come l’alba dell’uomo, la sua evoluzione, la comunicazione spaziale, la conoscenza del cosmo, l’esplorazione di mondi nuovi, il ruolo della tecnologia, la fragilità umana.
Posto d’onore merita il tema “intelligenza artificiale”, particolarmente caro al regista.
3 – Apollo 13: il film di Ron Howard del ’95, con Tom Hanks, Kevin Bacon, Bill Paxton, Ed Harris e Gary Sinise, ripropone la storia vera della terza missione NASA che, nel 1970, avrebbe dovuto toccare il suolo lunare.
Problemi tecnici resero l’allunaggio impossibile e misero in pericolo le vite dei membri dell’equipaggio, obbligati – poi – a manovre al limite della disperazione per tornare a casa.
Meno “filosofico” dei precedenti, merita sicuramente per effetti speciali ed interpretazioni.
4 – Sunshine: film del 2007, diretto da Danny Boyle e reso quasi perfetto dalle interpretazioni di Cillian Murphy, Rose Byrne e Chris Evans fra gli altri, è ambientato nel 2057. Il Sole si sta spegnendo e l’equipaggio della Icarus II è costretto a viaggiare verso la nostra stella per riattivarla con una enorme esplosione atomica.
Anche in questo caso, lo spazio è un pretesto per poter parlare del ruolo dell’uomo, della sua fragilità, dell’enormità dell’Universo e della relazione fra singolo e natura.
Effetti speciali “convincenti e spietati” rendono questa pellicola meravigliosa, emozionante e – a tratti – struggente.
5 – Sopravvissuto – The Martian: diretto da Ridley Scott e distribuito nel 2015, il film vede la partecipazione di Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Donald Glover, Sebastian Stan e Sean Bean, per una storia che può sembrare assurda, ma che è – in realtà – supportata dalla scienza.
Contrariamente al solito, quasi tutto quello che si vede nella pellicola è assolutamente fattibile: sì, anche i passaggi finali da incubo!
I temi trattati sono fondamentalmente quelli dell’esplorazione dello spazio, della colonizzazione di Marte, della comunicazione e anche del ruolo dei media nella costruzione dell’opinione pubblica e delle sue interazioni con le istituzioni.
Un film che riesce a non prendersi troppo sul serio, regalando una visione divertente e interessante, decisamente diversa dal solito.
6 – Mission to Mars: Marte non vi era nuovo, vero? Mission to Mars è un film di Brian De Palma, uscito nel lontano 2000: di tutta questa lista è sicuramente il più “caciarone” e il meno riuscito, ma le sue vaghe somiglianze con il precedente hanno reso impossibile escluderlo.
Anche qui si parla di Marte, anche qui c’è un sopravvissuto, anche qui una missione di recupero, ma tutto finisce con un incontro con gli alieni che lascia leggermente basiti. A parte un paio di passi falsi, gli effetti speciali sono notevoli e le interpretazioni – Gary Sinise, Connie Nielsen, Tim Robbins, Don Cheadle – non tradiscono!
7 – Gravity: quando uscì nel 2013, il film di Alfonso Cuaròn fece molto parlare di sé. Alcuni lo considerarono un capolavoro, altri un’immensa sequenza di cose assolutamente improbabili: gli appassionati di spazio si divertirono per mesi a sottolineare ogni errore tecnico.
Certo, non sarà perfetto, ma il film – preso come un film e non come una lezione all’università – è emozionante e coinvolgente e ci costringe a riflettere sulla vita, sulle tragedie che tutti sopportiamo ogni giorno, ma anche sulla forza di andare avanti, sempre e comunque.
Resta un film da vedere, anche grazie a delle riprese dello spazio senza precedenti.
8 – Moon: il film del 2009 di Duncan Jones – con Sam Rockwell – prende come spunto i viaggi lunari e li trasforma in un lungo ragionamento sulla vita, sullo sfruttamento delle risorse, sulla solitudine, sull’inganno, sulla lotta che ognuno di noi fa ogni giorno per essere riconosciuto come individuo, come essere umano.
Triste e sorprendente, è uno dei migliori “thriller di fantascienza” di sempre.
9 – Arrival: la pellicola del 2016 di Denis Villeneuve con Amy Adams e Jeremy Renner “usa” letteralmente l’arrivo degli alieni per parlare di… comunicazione.
Di come parliamo, di cosa, con chi.
Di cosa riveliamo di noi stessi, dei sogni che teniamo per noi, delle aspettative, della vita.
È una lunga analisi sulla nostra capacità di controllare il nostro destino, sulla nostra volontà di rimanere fedeli a un’idea, anche quando sappiamo che potrà farci del male.
In una parola: bellissimo.
10 – District 9: anche questa pellicola del 2009 di Neill Blomkamp prende l’arrivo degli alieni come una “scusa” per parlare di argomenti molto attuali, centralissimi: l’immigrazione, la paura del diverso, la discriminazione, la condivisione, la necessità di cambiare punto di vista e aprire la mente.
Girato con un taglio documentaristico, soprese tutto il mondo alla sua uscita e ancora oggi viene indicato come uno dei migliori sci-fi degli ultimi anni!